Il Museo incrementa la sua collezione | In esposizione fino al 13 novembre i Manga di Hokusai

Il Museo d’Arte orientale incrementa il proprio patrimonio grazie alla recente donazione, da parte degli architetti Franco e Giorgio Prevosti rispetti vamente di Varese e Milano, di un tachi giapponese del periodo Edo (1600-1868).

La lunga spada appartenne probabilmente al casato dei Tokugawa come sembrerebbe indicare lo stemma che impreziosisce il menuki e altre parti metalliche del fodero in osso intagliato con figurazioni di samurai. L’arma fu donata a Cesare Prevosti, antenato dei due fratelli e primo antiquario di Varese, da un missionario. Ora sarà cura del Museo, attraverso il finanziamento della Direzione regionale Musei Veneto, avviare il restauro e lo studio per consentirne l’esposizione.

Questa importante donazione segue, a pochi mesi di distanza, quella del dott. Matteo Ceriana, collezionista di arte cinese e giapponese, già funzionario del Ministero della Cultura e direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che ha donato al Museo una giacca nuziale cinese in seta ricamata, che sarà presto restaurata ed esposta.

Pochissimi mesi fa anche il fotografo Fabio Massimo Fioravanti ha donato al Museo diciotto stampe fotografiche dedicate al teatro Nō, risultato di molti anni di studio in Giappone dedicati a questa disciplina.

A far data dal 28 settembre e fino al 15 novembre prossimo, saranno esposti sei dei quindici volumi di Manga di Hokusai. Letteralmente “schizzi accidentali”, questi compendi di disegni mostrano l’incessante lavoro di studio e indagine della realtà da parte dell’artista. Di questi volumi, realizzati a partire dal 1814, il Museo conserva l’edizione del 1878 pubblicata a Nagoya da Katano Tōshirō.

I celebri libri illustrati del grande maestro giapponese sono stati collocati in sala 4, a poca distanza da due kakejiku (rotoli in seta dipinta) autografi dello stesso autore. Un kimono esposto in sala 8 mostra inoltre la fortuna delle illustrazioni di Hokusai, con la riproposizione dell’immagine di un elefante ispirata probabilmente a uno dei disegni presenti nel volume 8 dei Manga con i ciechi che esplorano il pachiderma.

Fino al 23 ottobre, in sala 12, continua la mostra Vivaci Trasparenze: ceramiche di Yaozhou dalla collezione Shang Shan Tangcurata da Sabrina Rastelli e interamente dedicata alle manifatture di Yaozhou, situata a circa 100 km a nord di Xi’an, nella Cina settentrionale, con l’organizzazione di Fondazione Università Ca’ Foscari.

In Museo sono a disposizione del pubblico le stagiste di Ca’ Foscari, Chiara De Martino e Sara Bordignon per visite guidate alla mostra Vivaci trasparenze.

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