La ricerca artistica di Elisabetta Di Sopra si focalizza sull’impiego del video, con una narrazione caratterizzata da azioni semplici e incisive, che mettono in luce le dinamiche psicologiche sottese al rapporto dei singoli con il proprio corpo, anche quando questo è segnato dalla vecchiaia e dalle cicatrici. Come nel kintsugi, la tecnica giapponese di riparare con la lacca e l’oro, il gesto insiste sulle aree di fragilità e rottura, sulle ferite, fisiche e morali.
Nel video che verrà presentato, dal titolo “Come un fiume che scorre”, sono i soggetti coinvolti che si prenderanno cura delle loro cicatrici dipingendole con un tratto di oro steso a pennello. La loro sottolineatura, con un tratto di oro steso a pennello, diventa metafora di accettazione, superamento del dolore e crescita interiore.
L’evento, a cura di Marta Boscolo Marchi e Alessandra Santin, si concluderà con una performance dal vivo sabato 21 giugno.
Ingresso gratuito su invito.