SALA XIII
L’ultima sala è dedicata all’Indonesia e alla penisola indocinese.
Vi sono esposte diverse marionette del teatro delle ombre di Giava (wayang kulit), pugnali (kris), tessuti batik, gioielli indonesiani, ceramiche e argenti thailandesi, lacche birmane.
Le figure del wayang kulit sono in cuoio intagliato dipinto e dorato. Durante gli spettacoli erano manovrate dal dalang, il burattinaio, che narrava la storia e dava il ritmo all’orchestra. Si trattava di rappresentazioni religiose che duravano tutta la notte e avevano come soggetto storie ratte dal Mahābhārata e del Rāmāyana (poemi epici indiani).
I pugnali esposti al centro sala sono prevalentemente kris dalla forma dritta o ondulata, sacra rappresentazione della forza vitale del naga, il sacro serpente. La lama si ricavava dalla lavorazione di ferro e ferro meteoritico: barre delle due qualità di ferro venivano sovrapposte e fuse. Nell’ultima fase di lavorazione il metallo veniva esposto all’azione di arsenico e acido acetico.
I tessuti visibili accanto alle marionette del wayang sono pregiati batik di Giava. Questi splendidi tessuti erano decorati secondo un lungo processo che prevedeva l’utilizzo della cera per rendere impermeabili alcune parti durante la tintura e poter creare effetti policromi e disegni unici.
Pregiati argenti thailandesi, molti dei quali realizzati per il consumo del betel, popolano le vetrine a muro, insieme alle ceramiche bencharong.